Sab. Apr 27th, 2024

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di Franco Stefanoni

Il botta e risposta durante la plenaria dell’Europarlamento. Alle parole della filorussa Donato che chiede anche un’inchiesta indipendente, il monito di Picierno: «Ciò che lei dice non è accettabile. Quest’Aula non è equidistante, se ne faccia una ragione»

Scontro in Aula a Strasburgo tra l’europarlamentare ex Lega Francesca Donato e la vicepresidente del Parlamento Ue Pina Picierno, del Pd, che presiedeva il dibattito sulle conclusioni del Consiglio Ue dello scorso marzo sulla guerra in Ucraina. Donato, già nota per le sue posizioni filorusse (oltre che no vax e no green pass) nel suo intervento ha messo in dubbio la veridicità del massacro di Bucha da parte dei russi, accusando Kiev di non essere stata «né democratica né pacifica» nei confronti delle popolazioni russofone prima del conflitto. Picierno ha biasimato le parole dell’eurodeputata, rispondendole: «Quest’Aula non può in alcun modo diventare megafono di posizioni che non sono assolutamente accettabili.Il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti»
.

Ma Donato, che era uscita dalla Lega
per le sue posizioni critiche sui vaccini e ha votato contro la risoluzione del Parlamento europeo del 1° marzo contro l’aggressione russa, votata nel giorno dell’intervento di Zelensky alla plenaria straordinaria, ha continuato
:
«Esigere che la Russia si ritiri incondizionatamente è un puro esercizio verbale, velleitario e pleonastico. E ricordo che l’Ucraina non era esattamente un pacifica prima della guerra visti i massacri operati nel Donbass, e nemmeno era democratica nei confronti delle popolazioni russofone. Le sanzioni non hanno sortito alcun effetto, oggi sento proporre l’embargo totale sul gas russo, che non è sostenibile, sulla base dei fatti di Bucha riferiti dal governo ma sulla cui veridicità ci sono già forti dubbi. Dovremmo inviare un’inchiesta indipendente per verificare la reale responsabilità. L’Ue dovrebbe recuperare un ruolo di terzietà e obiettività».

Alle parole di Donato, Picierno ha a sua volta reagito: «Il massacro di Bucha, onorevole Donato, è sotto gli occhi di tutti. E noi non possiamo accettare, lo dico con molta chiarezza, che in quest’Aula venga messo in discussione addirittura questo. I massacri che stanno avvenendo in questi minuti, in queste ore, di civili innocenti sono sotto gli occhi di tutti e in questa Aula non è accettabile che questo possa essere messo in discussione. Quest’Aula non è equidistante: c’è un aggressore, Putin, e un aggredito, che sono i cittadini ucraini, che quest’Aula e le istituzioni europee difendono. Se ne faccia una ragione».

Successivamente, Donato ha precisato: «Non ho negato i fatti di Bucha. Al termine del mio intervento Picierno ha irritualmente replicato alle mie parole, con toni assolutamente inadeguati al ruolo che rivestiva. Oggi abbiamo assistito ad una pagina davvero degradante per quella che dovrebbe essere l’istituzione simbolo della democrazia europea». Aggiungendo: «Il diritto di intervento e la libertà di espressione di un deputato europeo, nell’esercizio delle sue funzioni, viene negato dal presidente durante il dibattito in aula, negando l’essenza del dibattito stesso. Davvero un fatto gravissimo, oltre che un brutto spettacolo per i cittadini che credono alla democrazia».

6 aprile 2022 (modifica il 6 aprile 2022 | 13:18)

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