Dom. Mag 5th, 2024

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(ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 20 MAR – Duemila pietre per
ricostruire la Basilica di Norcia. Sono quelle finora recuperate
e catalogate e che si trovano in quello che Paolo Iannelli –
soprintendente del ministero dei Beni culturali per il Centro
Italia terremotato – chiama “il cantiere delle pietre vive”.
   
“Pietre – spiega all’ANSA – che sono la linfa che permetterà di
ricostruire la casa di San Benedetto con tutti i suoi valori
identitari”. “Toccarle o passeggiare tra i bancali dove sono
state collocate è una autentica emozione, si percepisce la
storia e danno il senso della stratigrafia che nei secoli c’è
stata in questa Basilica”, aggiunge il soprintendente.
   
A occuparsi della selezione e della catalogazione delle pietre
dentro il cantiere organizzato dall’Eni, che sostiene il
recupero, è Emanuela D’Abbraccio, restauratrice di Norcia, tra
le massime esperte della Basilica, di cui si era presa cura
anche prima del sisma. “Si tratta di un lavoro affascinante e
complesso – racconta – perché sono migliaia le pietre recuperate
dopo il crollo e a tutte occorre dare un ‘nome’ così da
ricollocarle nella loro sede originaria anche grazie alla
documentazione del passato. Se conosco queste pietre una ad una?
Forse sì, anche perché dentro la Basilica di fatto ci sono
cresciuta essendo di Norcia”.
   
Intanto, da alcune settimane una grande gru è presente
nell’area del cantiere della stessa Basilica. “La gru – spiega
Iannelli – è intesa come momento in cui si avvia la
ricostruzione materiale, ci dà il senso che quello che è stato
fatto in questi anni verrà finalmente ricollocato”.
   
Il soprintendente spiega che in questi oltre cinque anni,
tanti sono trascorsi dal terremoto, “si è sempre lavorato in
funzione della ricostruzione della Basilica, iniziando proprio
dall’andare a recuperare le pietre importanti crollate e
scartare quei materiali che invece sarebbero dovuti essere
rimossi anche in condizioni ordinarie. E’ stato un percorso non
semplice, ma finalmente la ricostruzione è stata davvero avviata
e questo sarà l’anno in cui anche quella pubblica muoverà passi
importanti”. (ANSA).
   

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