Lun. Apr 29th, 2024

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È il giorno della sentenza. A distanza di 2 anni e mezzo dall’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer diciannovenne ucciso con un colpo di pistola alla testa davanti al pub John Cabot nel quartiere Appio Latino, i giudici della I Corte d’assise di Roma, al termine di una lunga camera di consiglio, hanno disposto la condanna a 27 anni per Del Grosso e 25 per Pirino e Marcello De Propris.

Il primo, pusher di Casal Monastero, il 23 ottobre 2019 ha premuto il grilletto, al termine di una trattativa per la compravendita di droga sfociata in una rapina e culminata con l’omicidio del giovane. Per Pirino condanna a 25 anni: per l’accusa avrebbe materialmente partecipato all’agguato. Avrebbe aggredito Anastasiya con una mazza da baseball e le avrebbe rubato lo zaino, nella convinzione che contenesse 70mila euro in contanti. L’accusa per lui era concorso in omicidio. La stessa che la Procura ha contestato anche a Marcello De Propris, fornitore di Del Grosso, che avrebbe consegnato al killer anche la pistola. Per Anastasiya Kylemnyk la condanna è a 3 anni di reclusione e al pagamento di una multa da 30mila euro: per lei l’accusa è di avere partecipato alla compravendita di droga. Assolto Armando De Propris, padre di Marcello: era accusato di essere il proprietario della pistola, una calibro 38, usata nell’agguato. Per Del Grosso, Pirino e De Propris i giudici hanno anche disposto una provvisionale immeditatamente esecutiva in favore delleparti civili: 200mila euro di risarcimento ciascuno per i genitori di Luca, Alfonso Sacchi e Concetta Galati, e 150mila per il fratello.

L’omicidio e le tappe

Ma ecco i fatti. Nell’ottobre del 2019 ad organizzare la trattativa per comprare 70mila euro di erba da Del Grosso e Pirino, secondo la ricostruzione delle pm Giulia Guccione e Nadia Plastina, è Giovanni Princi, amico di Luca e di Anastasiya, che per questa vicenda ha concordato in appello una pena di 3 anni. L’appuntamento con i pusher è davanti al pub all’Appio Latino. Il denaro è all’interno di un sacchetto per il pane, che Princi mette nello zaino della ragazza. Quando vede i soldi, Del Grosso cambia idea: chiama De Propris e dice di avere intenzione di fare una rapina. Vuole prendere i 70mila euro senza consegnare in cambio la droga. Per questo porta con sè la pistola: «Li volevo solo spaventare», dirà agli inquirenti. La situazione, però, precipita. Quando Pirino aggredisce Anastasiya, Luca reagisce. E Del Grosso gli spara. Poi, fugge insieme a Pirino. I due vengono arrestati nel giro di 24 ore. Anche Anastasiya e Princi vengono indagati per avere partecipato alla trattativa legata alla droga.

Un colpo alla nuca

Luca era stato ucciso con un solo colpo, alla nuca: «Un’azione durata 31 secondi», aveva spiegato l’accusa durante la requisitoria. La Procura aveva chiesto l’ergastolo per Del Grosso, 30 anni per Pirino e Marcello De Propris e l’assoluzione per il padre di lui, Armando. Per Anastasiya la pm Guccione aveva chiesto 4 anni e 6 mesi di carcere. «Il comportamento che ha tenuto Anastasiya Kylemnyk è grave. Mentendo e cambiando verità, ha nascosto le prove che oggi avrebbero aiutato processo», aveva detto il magistrato.

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