Mar. Mag 14th, 2024

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Coordinare meglio difesa comune

Si è parlato di difesa. «Quella sulla difesa è stata una discussione breve, ma interessante. Borrell ha detto che noi spendiamo per la difesa tre volte quello che spende la Russia. É un dato che mi ha sorpreso, e quello che dobbiamo raggiungere è un coordinamento migliore di quello che abbiamo oggi», ha detto Draghi in conferenza stampa.

Von der Leyen: «Nuovo quadro di aiuti Stato per aziende»

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo informale di Versailles. ha detto che «le imprese e le famiglie hanno bisogno di aiuto adesso. Questa settimana la Commissione ha previsto delle linee guida e delle normative per circostanze straordinarie e la possibilità di un nuovo quadro nazionale per situazioni straordinarie permetterà di aiutare le aziende». E sull’Ucraina ha affermato che «la richiesta di adesione all’Unione europea è espressione di sovranità nazionale e della sua volontà e diritto a scegliere il suo destino, e oggi abbiamo aperto loro la strada verso di noi: sono parte della famiglia europea». Il modo in cui rispondiamo oggi all’attacco della Russia contro l’Ucraina, ha detto, «determinerà il futuro dell’Ucraina, ma anche quello della nostra Unione».

Scholz: «Non fermeremo importazioni energia in Europa»

«Non fermeremo le importazioni che abbiamo nel campo dell’energia in Europa, ma quello che faremo è uscire da questa dipendenza», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Versailles, spiegando che da parte di Berlino «è una decisione consapevole, giustificata e comprensibile» e che c’è unità sulle sanzioni alla Russia tra i leader europei. «L’Europa non può prendere le stesse misure» di Usa e Canada, ha sottolineato Scholz, aggiungendo che l’Ue intende continuare «a spingere su sanzioni che hanno un impatto diretto sulle opportunità di sviluppo economico della Russia, incluse quelle finanziarie».

Macron: «Pronti a nuove sanzioni massicce, senza tabù»

La prospettiva europea per «l’Ucraina è chiara»: continuare «a sostenere ucraini e ucraine», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a Versailles. E «se la Russia a dispetto di quello che dice, a dispetto di quello che Putin dichiara» andrà ad «intensificare i bombardamenti, assedierà Kiev», noi dovremo «adottare nuove sanzioni massicce» e «nulla è vietato, non ci sono tabù», ha affermato Macron, rispondendo a una domanda sulle sanzioni, non escludendo la possibilità di embargo a gas e petrolio russi. «Non facciamo la guerra alla Russia, ma dobbiamo avere il coraggio di prendere decisioni storiche per difendere la nostra democrazia e i nostri valori», ha detto il presidente francese. Rispondendo alla domanda sulla possibilità di emettere nuovo debito comune europeo per finanziare le spese legate agli investimenti nella difesa e nell’energia dopo la guerra in Ucraina, Macron ha detto che «la buona strategia, come abbiamo visto durante la pandemia, è di mettersi d’accordo sugli obiettivi. Quando si è d’accordo sugli obiettivi, allora seguono gli strumenti, quando si comincia dagli strumenti, conoscendo le nostre divisioni, non si progredisce e si perde molto tempo».

Draghi: Italia a sostegno ingresso, ma nel rispetto del trattato

«Nessuno si aspettava un linguaggio molto aperto per un’immediata adesione» dell’Ucraina all’Ue, ha detto Draghi, «perché non è nel nostro trattato. C’è stato un progresso però: prima si diceva che l’Ucraina appartiene alla famiglia europea, ora si dice anche che il Consiglio europeo sostiene l’Ucraina nel perseguire il sentiero verso l’integrazione europea». Il premier ha sottolineato che «c’è una grande disponibilità da parte di tanti, una grande determinazione ad averla subito, o comunque ad accelerare le procedure di adesione da parte di altri. E c’è una notevole cautela da parte di altri ancora, perché evidentemente queste sono procedure fondanti dell’Ue». Io sono il primo, ha detto Draghi, « a pensare che un messaggio di incoraggiamento su questo fronte sarebbe d’aiuto, ma bisogna anche rispettare quello che dicono altri paesi, quindi continuiamo a lavorare. L’Italia è molto disposta, a sostegno dell’Ucraina, anche in questo, vediamo, man mano faremo altri progressi, nel rispetto però del trattato».

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