Ven. Mag 3rd, 2024

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«Putin ha un tumore alla tiroide». Il media indipendente russo “Proekt” ha svelato l’indiscrezione che, se confermata, avrebbe del clamoroso. L’inchiesta si basa su una serie di documenti ufficiali arrivati alla redazione. «Vi mostriamo l’elenco dei medici che accompagnano il presidente nei suoi viaggi», si legge nell’articolo, che racconta dettagliatemente di come i dottori hanno assistito lo zar, quando «apparentemente aveva problemi alla schiena».

Sochi, in una delle ville di Putin «uno specialista in cancro alla tiroide è andato a trovarlo 35 volte», racconta ancora il Proekt. Si tratta di Yevgeny Selivanov, «un chirurgo, almeno fino a poco tempo fa specializzato in oncologia, per la precisione sul problema del cancro alla tiroide nei pazienti anziani», si legge.

A far emergere nell’inchiesta gli spostamenti dei medici, sono i dati pubblici dei pagamenti che il governo ha corrisposto alla clinica, e che riportano con precisione date, luoghi e nomi dei dottori inviati. Proekt sottolinea dunque le coincidenze che accomunano le missioni di un gruppo ristretto di dottori e specialisti, e le strane sparizioni dai riflettori di Putin. 

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Come sta Putin?

Da tempo le voci sulle condizioni di salute di Putin si rincorrono. «Il presidente nasconde una grave malattia», hanno ribattuto più volte diverse fonti, ma la conferma ufficiale del Cremlino non è mai arrivata. Tra le varie ipotesi ci sono il Parkinson, l’instabilità mentale e il tumore. Secondo una fonte vicina al presidente citata dal Proekt, Putin ha cominciato a frequentare nel 2016 la clinica Cchp, a Kuntsevo, nella parte occidentale di Mosca. Nell’ospedale è presente anche un reparto vip, per pazienti che hanno bisogno di discrezione massima. Tra i medici, anche l’esperto di malattie acute, ferite e avvelenamenti Dmitry Verbovoy, che ha stretto un rapporto intimo con lo zar e ricompensato con onoreficienze. 

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Il cancro alla tiroide

Un fatto che aiuta la tesi del media russo, è l’interesse pubblico mostrato da Putin verso il tumore alla tiroide. «Nel luglio 2020 ha incontrato il capo del Centro nazionale di ricerca medica di endocrinologia, Ivan Dedov, che è il capo della figlia maggiore di Putin, Maria – si legge nell’inchiesta – Dedov ha parlato al presidente dell’elevata prevalenza del cancro alla tiroide e del nuovo farmaco ormonale Tyrogin, che combatte le metastasi dopo l’intervento chirurgico. “Garantisce un recupero del 95-98%?” ha chiesto Putin, la risposta è stata affermativa».

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