Lun. Mag 6th, 2024

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C’è la svolta nel caso del cadavere di donna fatto a pezzi e ritrovato la scorsa settimana in una scarpata a Paline di Borno in più sacchi della spazzatura. Si è arrivati a un nome grazie ai tatuaggi. Secondo i quotidiani di oggi, tutto porta a una nota pornodiva, scomparsa da settimane: il suo nome d’arte è Charlotte Angie. E’ la pista principale. La giovane donna, 26 anni, italo olandese, ex commessa diplomata in fashion design, era attesa venti giorni fa come ospite a un festival del settore a Milano. Non si presentò. Era molto conosciuta sui social per i suoi video estremi, amatoriali e professionali. Il volto è stato sfigurato dal fuoco, forse proprio per impedirne il riconoscimento. Dopo che gli inquirenti avevano reso noti i dettagli dei vari tatuaggi trovati sul cadavere, alla ricerca di informazioni utili per il riconoscimento, sono arrivate varie segnalazioni. I segni distintivi erano infatti rimasti impressi ai tanti fan di Charlotte.

Cadavere Borno: la pista che porta a Charlotte Angie

Gli esami eseguiti sui resti avevano già stabilito l’età della vittima, presumibilmente compresa tra i trenta e i cinquant’anni, e l’altezza, che si aggira attorno al metro e sessanta. La certezza è che il cadavere sia stato sezionato con tagli netti: un’accetta, o una sega elettrica. I resti sono poi stati conservati a lungo, per giorni, in una cella frigorifera, perché c’erano evidenti segni di disgelamento. Perché sono stati gettati poi in quel luogo isolato tra la Valcamonica e la Val di Scalve, una specie di discarica a cielo aperto? L’ipotesi è che si tratti di un omicidio maturato nella cerchia di conoscenze o frequentazioni della vittima. Il killer avrebbe fatto di tutto per evitare che il corpo venisse identificato: il tentativo di bruciare il volto non lascia dubbi. Proseguono interrogatori e accertamenti tecnici. Il primo obiettivo è risalire alla data della scomparsa e ai suoi ultimi contatti telefonici.

Chi era Charlotte Angie, da commessa ad attrice porno

Ora le indagini, coordinate dalla pm Lorena Ghibaudo della Procura di Brescia, hanno un elemento fondamentale – una vittima – per cercare di trovare il killer o i killer della donna. I militari di Breno, guidati da Filiberto Rosano, procedono per omicidio e occultamento di cadavere. Di Charlotte non si avevano tracce da inizio mese. 

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Il luogo del ritrovamento del corpo. Foto Ansa

Chi era Charlotte Angie

Charlotte Angie aveva 26 anni era per metà italiana e per metà olandese. Viveva in Italia ma da quando si era affacciata nel mondo della pornografia aveva iniziato a girare anche all’estero. Come ebbe modo di confermare in diverse interviste, tutto era iniziato in modo casalingo durante la pandemia del covid 19: caricava i suoi video su Onlyfans e poi è arrivata la notorietà, e quindi il mondo professionistico.

Prima di guadagnare con i contenuti hard, faceva la commessa ma con i continui lockdown si era dovuta arrangiare e trovare una nuova strada. Oltre ai porno, la 26enne si esibiva anche dal vivo: al Luxy Club Milano avrebbe dovuto tenere il suo ultimo spettacolo, durante il Luxy Erotik Festival 2, da venerdì 11 a domenica 13 marzo, ma Charlotte Angie non si è presentata.

La lista di tatuaggi di Charlotte Angie

La lista diffusa dai carabinieri comprendeva i i seguenti tatuaggi:

  • “step by step” sulla caviglia destra;
  • “wanderlust” sulla clavicola destra;
  • “elegance is the” sulla schiena lato destro;
  • porzione di disegno sul gomito sinistro;“be brave” sul gomito sinistro;
  • “fly” sul polso destro;
  • “V” rovesciata sulla coscia destra;
  • “VV” rovesciate sulla coscia sinistra;
  • “te” sul dorso della mano sinistra;
  • tracce di tatuaggi sulle dita della mano destra;
  • disegno maculato sul gluteo destro.

“Si diffondono le presenti informazioni affinché i possibili conoscenti della donna nonché i professionisti del settore (tatuatori ed estetiste) possano fornire informazioni utili all’identificazione”, scrivevano i carabinieri. La svolta nelle indagini è arrivata nel giro di pochi giorni, proprio grazie ai tatuaggi.

Donna uccisa e fatta a pezzi: un volto e un nome grazie ai tatuaggi

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