Mar. Mag 14th, 2024

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di S.Mor.

L’ inchiesta del media russo indipendente sulle condizioni del capo del Cremlino: «Abbiamo trovato l’elenco dei medici che accompagnano il presidente nei suoi viaggi». Il Cremlino interviene per smentire la notizia

«Vladimir Putin ha un cancro alla tiroide». Da settimane, ormai, si rincorrono le voci su una possibile malattia che avrebbe colpito il presidente russo Vladimir Putin, 69 anni (qui l’articolo di Sandro Modeo). Ora, a mettere l’ennesimo tassello nella vicenda, è un’inchiesta di Proekt
, un media russo indipendente specializzato in giornalismo investigativo per il quale lavorano giornalisti che decidono di restare anonimi e cercano di portare avanti inchieste libere nonostante la censura. «Vi mostriamo l’elenco dei medici che accompagnano il presidente nei suoi viaggi», si legge nell’articolo. I medici — tra cui Alexei Shcheglov, Yaroslav Protasenko e Yevgeny Selivanov — avrebbero visitato in passato Putin per un lungo periodo, quando «apparentemente aveva problemi alla schiena», e in tempi più recenti lo zar avrebbe chiesto il supporto di «uno specialista in cancro alla tiroide che è andato a trovarlo 35 volte in quattro anni a Sochi (nella sua residenza, ndr)». Si tratta appunto del medico endocrinologo del Central Clinical Hospital di Mosca, Selivanov. Il Cremlino — si legge ancora nell’articolo — avrebbe iniziato a nascondere informazioni sulla salute del presidente da anni, anche quando si ferì alla schiena dopo una caduta da cavallo.

Il Cremlino ha — però — smentito le indiscrezioni. Il portavoce del Cremlino Dmytry Peskov, riporta la Prdavda Russa, ha detto che il fatto non è vero.

N
ei primi tempi le visite erano rare — si legge ancora nella testimonianza di un funzionario che all’epoca lavorava con il presidente — e «veniva prestata poca attenzione a problemi come la febbre». Era, infatti, importante non intaccare l’immagine di un presidente forte e valoroso. Il sito pubblica, infine, un elenco di occasioni in cui Putin, si pensa per motivi di salute, è stato costretto a rinunciare a viaggi di lavoro, incontri o commemorazioni. Qualche esempio? Nel novembre 2016, il leader russo si ritira per una settimana a Sochi, evitando uscite pubbliche, e negli stessi giorni riceve le visite di un gruppo di neourochirurghi e rianimatori, guidati da Oleg Myshkin. E ancora, con l’arrivo del Covid in Russia, il presidente ha cominciato a comportarsi in modo insolito e si è più volte isolato.

Solo poche settimane fa gli 007 occidentali del gruppo «Five Eye» — Usa, Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda e Australia — avevano accennato alla possibilità che Putin fosse in cura per un tumore (facendo notare uno «strano pallore e un gonfiore sospetto, soprattutto del collo e del viso», probabilmente legati all’assunzione di farmaci) o comunque per una patologia grave che richiedeva l’utilizzo di steroidi e provocava improvvisi scatti d’ira. Una fonte anonima aveva anche riferito al Mail di «un cambiamento nel suo processo decisionale negli ultimi cinque anni circa».

Non è, forse, un caso nemmeno la (recente) scelta di ingaggiare anche degli «assaggiatori personali» di cibo per evitare di essere avvelenato, atteggiamento riconducibile a una vera e propria «paranoia» nella testa del capo del Cremlino. Oltre che visionare, in modo quasi ossessivo, un video sulla morte di Gheddafi. «Il presidente russo passa ore a guardare il video della fine del leader libico», aveva detto il politologo bulgaro Ivan Krastev in un’intervista al Corriere della Sera. Dietro ai comportamenti dello zar ci potrebbero essere dunque spiegazioni di natura medica.

1 aprile 2022 (modifica il 1 aprile 2022 | 12:22)



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