Ven. Apr 26th, 2024

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Martedì la Commissione Europea ha proposto nuove sanzioni contro la Russia, che nei giorni scorsi erano state richieste da molti leader europei dopo la scoperta del massacro di civili avvenuto a Bucha. Tra le nuove sanzioni, che dovranno essere approvate dai paesi membri dell’Unione, c’è soprattutto una sospensione delle importazioni di carbone dalla Russia (che valgono circa 4 miliardi di euro all’anno). Non c’è invece, come previsto, il blocco delle importazioni di gas naturale, su cui i paesi europei sono molto divisi.

Per quanto riguarda l’andamento della guerra, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà oggi al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che dovrebbe riunirsi nel pomeriggio per parlare della situazione di Bucha. L’incontro era stato richiesto dalla Russia, che nega le accuse e sostiene (senza prove) che le evidenze di crimini di guerra ed esecuzioni sommarie di civili siano state inscenate dall’Ucraina su ordine della NATO e degli Stati Uniti. Ma immagini satellitari e prove open source (cioè accessibili a tutti) dimostrano come i corpi lungo le strade di Bucha siano lì da settimane, cioè da molto prima che i russi se ne andassero dalla città. È però assai improbabile che si arrivi a qualche forma di provvedimento concreto nei confronti della Russia, che potrà esercitare il suo veto bloccando di fatto qualsiasi decisione del Consiglio.

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